Venerdi alle 21 all’Urban Center, Pietro Mainini della coop. Aequos (una cooperativa composta da 35 tra GAS e cooperative sociali del varesotto, per l'acquisto collettivo etico solidale e sostenibile) e Davide Bolghini del Distretto di economia solidale Parco Sud discuteranno con Osvaldo Prestini, della ReteGas di Bergamo della opportunità e necessità che i gas si organizzino in forme alternative alle attuali (reti molto semplici di scambio) e del tutto alternative a quelle della grande distribuzione organizzata.
Durante il mercato del sabato è attivo dalle 12,00 il punto ristoro con la cooperativa La Magnolia con il motto “La cucina senza sprechi”: i piatti sono preparati con i prodotti del mercato, in collaborazione con la cooperativa Aretè.
Inoltre, il Cerchio Magico di Villa d’Almè è pronto a far giocare i bambini e le bambine presenti, mentre i genitori fanno la spesa.
Nel corso del mercato verrà distribuita gratuitamente la “Mappa di Bergamo eco-solidale” che presenta ben 91 punti eco-solidali, rigorosamente selezionati secondo precisi requisiti di ecosostenibilità.
Il “Mercato agricolo e non solo…” - promosso dalla rete di economia solidale Cittadinanza Sostenibile con il braccio operativo Mercato&Cittadinanza (che gestisce esperienze analoghe ad Albino e Corna Imagna) – mira a promuovere la filiera corta e una sensibilità eco-sostenibile. Il progetto ha il finanziamento della Fondazione Cariplo e il patrocinio e un contributo dal Comune di Bergamo, oltre che il sostegno dell’Università e presenta diverse articolazioni.
La più evidente è il mercato vero e proprio: sabato ci saranno formaggi, vini, olio, frutta e verdura, miele… delle aziende agricole del territorio oltreché cacao, cioccolato, caffè, tè, riso…. importati dalle botteghe del commercio equo e solidale. Tutti prodotti non solo “a filiera corta” ma realizzati nel rispetto dei diritti del lavoro e dell’ambiente. Un’ottima offerta per il consumatore attento. Nelle varie edizioni i produttori si alternano.
La "sostenibilità" rimane una bella parola ma piuttosto vuota se non passa anche per l'economia... e se non ci impegniamo con i nostri acquisti a sostenere le pratiche produttive "virtuose" del nostro territorio. Il consumo e il risparmio critico (e quindi anche il non consumo di merci inutili e dannose) può essere un importante motore del cambiamento.